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Riapre il Rijksmuseum di Amsterdam

Chi si trovava ad Amsterdam il 13 aprile ha assistito ad uno di quegli eventi in grande stile degno delle celebrazioni dei reali d’Olanda. Per la capitale dei Paesi Bassi è stata infatti una data storica, quella della riapertura del celebre Rijksmuseum che ha spalancato al pubblico i battenti dopo ben 10 anni di ristrutturazione. E’ la prima volta che un museo nazionale viene sottoposto ad un’opera di rifacimento integrale tanto dell’edificio quanto della sua storica collezione, tanto che a pochi giorni dall’apertura già 75 mila visitatori si sono prenotati per ammirare i Vermeer, Rembrandt e Frans Hals.

Il Rijksmuseum è il più importante museo olandese ed è considerato uno dei principali del mondo. Costruito nel 1885 racchiude in sé veri e propri capolavori come la celebre “Ronda di notte” di Rembrandt, i dipinti di Jan Steen e molti altri. In questo momento ospita 8.000 pezzi esposti lungo 80 sale disposte in 12.000 metri quadri di spazio, con una biblioteca contenente 5,34 chilometri di libri antichi, che per la prima volta sarà ora accessibile al pubblico, e 14.500 metri quadri di giardini completamente rinnovati che ospiteranno esposizioni.

Con un patrimonio del genere non stupisce che la ristrutturazione sia durata sei anni in più del previsto, e che il costo dei lavori (quasi 400 milioni di euro) abbia superato di molto il budget iniziale. Ma se l’opera è stata imponente, altrettanto grande è stato l’orgoglio con cui l’Olanda lo ha presentato nuovamente al mondo. Le immagini dei festeggiamenti hanno fatto il giro del web e del globo e in poche ore la foto dell’”esplosione” del museo in color arancio era una nuova icona della capitale. All’evento hanno partecipato 10 mila persone, un’occasione per vedere la regina Beatrice alla sua ultima apparizione pubblica prima dell’abdicazione al trono il 30 aprile a favore del figlio Guglielmo-Alessandro.

Va detto che il Rijksmuseum è solo il più rumoroso di una serie di interventi che Amsterdam sta apportando per cambiare il volto della città, liberarsi in parte dello stereotipo di capitale trasgressiva e puntare sull’arte e l’innovazione.  Anche il Museo Van Gogh è stato infatti ristrutturato e riaprirà a maggio, mentre il Progetto 1012 prevede la chiusura di 200 dei 480 indirizzi a luci rosse e 26 dei 76 coffeshop. Altra iniziativa interessante in questo senso è il Red Light Fashion, con sui sono stati autorizzati giovani designer olandesi ad occupare gratuitamente per un anno gli ex locali a luci rosse e trasformarli temporaneamente nei propri atelier.

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