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Piacere, Umeå

In svedese si pronuncia ümeo, ma nel dialetto locale è üme. La più popolosa città della Svezia settentrionale, adagiata su un’insenatura del Golfo di Botnia che la separa dalla Finlandia, quest’anno si divide lo scettro di Capitale Europea della Cultura con Riga, in Lettonia. Una cittadina giovane e dinamica, dove un abitante su tre frequenta l’università e dove la scommessa sul futuro si gioca tutta sulla cultura. Quella Sami, prima di tutte, perché l’ultima popolazione indigena d’Europa abita queste lande sterminate. E poi il design, il teatro, le arti performative e la musica alternativa. Insomma, per chi decide di visitare Umeå in estate esistono tantissime alternative per trascorrere le quasi 24 ore di luce della bella stagione lappone. Senza contare le infinite possibilità di esplorare una natura di estrema bellezza, aiutati da un sistema di informazioni impeccabile come quello dello del Turismo Svedese.

Per organizzare l’enorme quantità di eventi distribuiti durante tutto l’anno si è scelto di utilizzare le otto stagioni Sami, ciascuna delle quali segue un suo proprio ritmo modellato sulla cultura indigena. Quella che è appena iniziata è la seconda, il risveglio della terra e il saluto alla luce, e il suo avvento è stato annunciato con uno spettacolo di fortissimo impatto visivo, dove 20 attori hanno messo in scena una performance di torce, acqua e farina sotto le guida direzione musicale di Jörgen Stenberg.

Tantissime le mostre allestite soprattutto negli spazi del Västerbotten museum e Bildmuseet, dalla fotografia alle installazioni passando per progetti artistici più complessi che puntano i riflettori sulle novità del panorama artistico svedese e sul patrimonio culturale Sami. E’ il caso di 100 MIGRATORY, il lavoro di Monica L. Edmondson che esplora temi come l’identità, le origini, la fedeltà e la migrazione attraverso il viaggio intorno al mondo di 100 navi di vetro partite dallo sterminato altipiano di Sápmi.

Anche per quanto riguarda la musica la scelta è vastissima ed eterogenea. Oltre ai tanti concerti in programma è prevista un’edizione speciale di MADE, il festival di musica e arti performative che si tiene ogni anno a Umeå dal 2006 e che propone fusioni e contaminazioni di stile a livello internazionale. Il MADE di quest’anno, che si tiene dal 7 al 10 maggio, presenta in anteprima mondiale Saiyah di Yoko Seyama, Benjamin Stearn e Christian Karlsen, il desert blues dei Tinariwen, la poetessa e coreografa street Anne Nguyen, la cantante Julianna Barwick e tanti altri.

Il modo migliore per orientarsi nel vortice delle iniziative a Umeå è scegliere in quale stagione Sami andare quindi consultare il calendario dettagliato sulla pagina ufficiale dell’evento.

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