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L’Italia su un binario senza tempo

Si viaggia su locomotive a vapore, diesel ed elettriche, a bordo di carrozze in legno e “Littorine” dei primi del secolo scorso per ammirare dal finestrino il paesaggio italiano incorniciato come in una cartolina d\’epoca. Ha il sapore di un\’operazione per inguaribili nostalgici l\’iniziativa della Fondazione Ferrovie dello Stato Italiane che ha recuperato i treni storici delle FS per farli tornare a correre, sapientemente restaurati, tra le colline della Val d\’Orcia come nella Valle dei Templi, lungo vecchie linee ferroviarie non più utilizzate dal trasporto nazionale. In realtà si tratta di un vero e proprio “museo dinamico”, dove si viaggia a passo lento, tra un piccolo borgo e l\’altro attraverso le meraviglie nascoste del Paese, perchè lo spettacolo non è a destinazione ma è il viaggio stesso.

Gli itinerari, aperti per tutti i weekend d\’estate a partire dal 16 maggio 2014, sono quattro da Nord a Sud. Il primo è la Ferrovia del Lago in Lombardia, che si snoda da Palazzolo sull’Oglio a Paratico/Sarnico sulle rive del Lago d’Iseo, inaugurata nel 1876 e chiusa al traffico dal 1969 è sopravvissuta fino ad oggi grazie ad un servizio, unico in Europa, di trasporto lacustre delle \”sale ferroviarie\” (le ruote dei treni) che venivano prodotte dalla ex-ILVA di Lovere (BG) e poi caricate su speciali carri merci. I viaggiatori che scelgono questa tratta possono raggiungere direttamente il Lago su un treno a vapore verso Milano e altre cittadine lombarde.

In Toscana la Ferrovia della Val D’Orcia, da Asciano a Monte Antico attraversa l\’incantevole paesaggio delle Crete Senesi e della Val d\’Orcia per 51km, passando per luoghi di particolare interesse come Montalcino e Monte Amiata. La linea fu aperta nel 1872 per assicurare il collegamento tra Siena e Grosseto prima della realizzazione della linea diretta e più veloce passante per Buonconvento, aperta solo nel 1927.

In Abruzzo la Ferrovia del Parco è la seconda linea ferroviaria più alta della rete FS dopo il Brennero e s’inerpica fino a Roccaraso e i boschi della Majella. La tratta Sulmona-Castel di Sangro è lunga 76km ed è stata attiva in continuità dal 1897 al 2010. Il binario si arrampica lungo i fianchi della montagna per 25km fino a toccare i 950 mt di altitudine di Cansano. La varietà di paesaggi dalla Majella al Gran Sasso ha fatto conoscere questo tratto di ferrovia come \”Transiberiana d\’Italia\”.

Ultima, ma non meno spettacolare è la tratta siciliana, che con la Ferrovia dei Templi, tocca Agrigento Bassa e Porto Empedocle, passando per i Templi della Magna Grecia, Patrimonio dell’Unesco. L\’itinerario è lungo appena 10km ma include fermate particoalrmente suggestive come quella di \”Tempio Vulcano\” nel mezzo del Parco, proprio di fronte all\’omonimo Tempio e a pochi metri dallo storico giardino della Kolymbethra, con una splendida vista su tutta la valle.

Tutte le informazioni sulle corse, i biglietti ed i calendari dei viaggi si trovano su www.fondazionefs.it.

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