Un paradiso naturale che offre un evento di portata internazionale, un incrocio di culture, sapori, che abbraccia le differenti sfumature dell’area del Mar Mediterraneo, rimescolandole. E portandole in tavola. Da martedì 23 a domenica 28 settembre San Vito Lo Capo, nel nord ovest della Sicilia, in provincia di Trapani, ospita la diciassettesima edizione del Cous Cous Fest, il festival dell’integrazione culturale.
La perla di San Vito – Il piccolo comune siciliano è di per se una destinazione turistica di grande appeal: in provincia di Trapani, è la porta ideale per la Riserva dello Zingaro, ottimo punto di partenza anche per l’esplorazione dell’eccentrica Erice. Sabbia finissima e mare in stile Caraibi completano il quadro (d’autore). L’evento legato al cous cous è la classica ciliegina sulla torta: passato il fiume in piena di luglio e agosto, settembre è il mese migliore per godersi quest’angolo di Sicilia.
Nel regno del cous cous – Quando un piatto è sintesi tra culture, simbolo di apertura, meticciato e contaminazione. Chef da tutto il mondo si sfideranno a suon di cous cous, mentre spettacoli e momenti di approfondimento e d’incontro faranno da cornice all’evento culinario. Tutti i concerti sono gratuiti: non è ancora stato comunicato il calendario delle serate, ma si attendono ospiti celebri. Lo scorso anno, fra gli altri, si alternarono Francesco De Gregori, Max Gazzè e i Sud Sound System.
Aspettando il Cous Cous Fest – Se avete degli impegni dal 23 al 28 settembre non disperate: anche quest’anno, sabato 20 e domenica 21 settembre, sempre a San Vito, va in scena Aspettando il Cous Cous Fest. Si tratta di due giorni di degustazioni, lezioni di cucina, musica (in piazza Santuario) e shopping in attesa del grande evento che celebrerà il melting pot tra culture. Le “Case del cous cous” sono aperte da mezzogiorno a mezzanotte: qui è possibile scoprire varie ricette del piatto protagonista della kermesse.
Come arrivare – La vacanza ideale prevede un fly and drive. Sono due le soluzioni per l’aeroporto su cui atterrare: il Falcone-Borsellino di Palermo (Punta Raisi) dista circa un’ora e mezza da San Vito Lo Capo (in direzione est), mentre per raggiungere quello di Trapani-Birgi (verso ovest) serve un’ora di automobile. Ryanair è protagonista verso Trapani, scalo raggiungibile da Ancona, Bologna, Cagliari, Cuneo, Genova, Milano (Orio al Serio), Parma, Perugia, Pisa, Roma (Ciampino), Torino, Treviso e Trieste. EasyJet al contrario vola su Palermo da Milano (Malpensa) e Roma (Fiumicino). Abbandonando il segmento low cost ecco Alitalia, che collega il capoluogo siciliano a tutte le più importanti città della penisola.